Uomini e animali: questione di chimica – Rivista Consumatori
Uomini e animali sono accomunati da un antico sistema di comunicazione: il linguaggio non verbale “olfattivo”.
Le informazioni che ne ricaviamo condizionano i rapporti interpersonali, affettivi e sociali, consci e inconsci, che instauriamo nel corso di tutta la nostra vita.
Gli animali comunicano, ovvero si scambiano informazioni tra loro tramite i suoni, i colori e gli odori, utilizzando, proprio come facciamo noi, il senso della vista, dell’udito e dell’olfatto. Particolarmente interessante, e ancora tutta da esplorare, è la comunicazione chimica, ovvero quella olfattiva.
Abbiamo chiesto a Stefano Vaglio, professore associato di Comportamento animale presso l’Università di Wolverhampton, nel Regno Unito, e tra i massimi esperti di questa materia, di spiegarci di che cosa si tratta.
«La comunicazione chimica è il più antico sistema di comunicazione e quello più usato tra gli animali, dagli invertebrati agli umani. Perfino le piante interagiscono fra loro, e con gli animali, mediante gli aromi. Lo scambio di messaggi chimici gioca un ruolo fondamentale nei comportamenti sociali, sessuali e riproduttivi. Da quello dipendono la scelta del partner, il corteggiamento e l’accoppiamento» precisa il professor Vaglio. «Sono anche in grado di rilevare informazioni circa lo stato fisiologico, immunitario ed emotivo, oltre a eventuali patologie e aspetti genetici. La percezione degli odori e dei feromoni, tramite l’olfatto, è in grado di influenzare (consciamente e inconsciamente) il comportamento di altri individui, soprattutto, se appartenenti alla stessa specie, ma non solo. Si tratta di un vero e proprio linguaggio non verbale. Per esempio, i cani sono in grado di avvertire le nostre ansie o paure perché percepiscono i feromoni di allarme da noi emanati inconsciamente.»
Cosa sono i feromoni?
Si tratta di sostanze, prodotte dalle ghiandole esocrine della maggior parte degli esseri viventi, che servono a indurre reazioni fisiologiche e comportamentali negli individui della stessa specie che vi entrano in contatto. Sono sostanze inodori, che diventano percepibili consciamente solo quando biodegradate dai batteri o dalla luce. In particolare, negli animali gli odori sono avvertiti, in maniera cosciente, attraverso il naso, mentre i feromoni, sono percepiti, a livello inconscio, attraverso un organo olfattivo secondario, o vomeronasale, posizionato all’inizio del palato.
E nell’uomo?
Negli esseri umani questo organo è rudimentale, per questa ragione i feromoni sono percepiti, sempre a livello inconscio, ma attraverso il naso. Il nostro senso dell’olfatto è ridotto rispetto ad altre specie animali, tuttavia anche i nostri comportamenti ne sono influenzati più di quanto immaginiamo. Gli odori del nostro corpo sono “firme chimiche” uniche che possono essere paragonate alle impronte digitali e giocano un ruolo fondamentale nella nostra vita socio-sessuale. Nel naso sono presenti recettori feromonali che sono collegati alle aree più arcaiche del cervello (sistema limbico), quelle che regolano le emozioni, aggressività, paure, sentimenti e la sessualità. La ricezione di un feromone sessuale funziona come un interruttore che attiva il sistema limbico, che a sua volta controlla il rilascio degli ormoni sessuali. Dunque, si tratta di un segnale chimico che può controllare l’attrazione, indipendentemente dal lato estetico o da altre caratteristiche, tra due persone. Per esempio, se un uomo emette feromoni simili a quelli del padre di una donna, inconsciamente lei lo percepirà come possibile suo consanguineo e dunque sarà propensa a “scartarlo”. Ecco perché gli odori influenzano, senza che ce ne rendiamo conto, la scelta del partner e possono essere importanti nel mantenimento di una buona intesa sessuale.
Anche i bambini sono condizionati dagli odori?
Già dalla nascita l’odore corporeo regola il nostro comportamento. Per esempio, permette al bambino di riconoscere la madre e successivamente di instaurare un legame profondo con i genitori. La comunicazione chimica è una delle componenti principali dei rapporti interpersonali, sia affettivi sia sociali, sia a livello conscio che inconscio, per tutta la durata della nostra vita. Per quanto possa sembrare strano, questo linguaggio chimico condiziona tutti i nostri legami, le amicizie ma anche le avversioni personali.
Quando si dice è una questione di chimica…
Articolo di Silvia Amodio pubblicato sulla rivista Consumatori – edizione Lombardia di novembre 2020.