Tre lezioni che dovremmo imparare dei gatti
Gennaio, mese di nuovi inizi e buoni propositi, è il momento giusto per sognare, guardare all’anno che viene e prepararsi a scrivere un nuovo capitolo della propria vita.
E chi meglio dei nostri amici sornioni dalle orecchie a punta potrebbe ispirarci a riflettere su noi stessi e insegnarci come vivere meglio?
Indipendenti, affettuosi e indiscutibilmente intelligenti, i gatti sono ottimi maestri di vita.
Ecco tre lezioni che dovremmo imparare da loro:
- Vivere nel presente
Noi umani passiamo fin troppo tempo a rimuginare sugli eventi del passato o a preoccuparci per il futuro, mentre i gatti vivono esclusivamente nel presente: pensano a soddisfare le proprie esigenze e affrontano una questione per volta. Se anche noi ci concentrassimo di più su quel che stiamo facendo in un dato momento, mettendo da parte l’ansia e i problemi a cui non possiamo porre rimedio all’istante, sicuramente riusciremmo a vivere in modo più sereno e spensierato.
- Coltivare un po’ di sano egoismo
Mangiano quando hanno fame, dormono quando e quanto gli pare, giocano e si lasciano fare le coccole solamente se gli va: c’è chi non apprezza questo modo di fare dei gatti, ma loro vivono semplicemente assecondando la propria natura, preoccupandosi innanzitutto di loro stessi senza paura di deludere le aspettative degli altri: un esempio perfetto di “sano egoismo”.
- Apprezzare la semplicità
Ai gatti basta davvero poco per essere felici: una ciotola piena di croccantini, un giaciglio caldo e un po’ d’amore. Non gli importa di avere un costoso lettino di vimini col cuscino imbottito o una gran quantità di giocattoli accuratamente studiati per “stimolare i loro istinti felini”: una banale scatola di cartone o un tappo di sughero sono alternative altrettanto attraenti agli occhi dei gatti. È facile al giorno d’oggi perdere lucidità quando si tratta di capire cosa ci occorre per vivere in modo autentico e soddisfacente, ma, spesso, più semplice rendiamo la nostra vita, più abbondante e ricca questa diventa.