Shibuya festeggia i 100 anni di Hachiko
Questo mese ricorre il centesimo anniversario della nascita di Hachiko, il cane giapponese la cui storia ha commosso il mondo intero e ispirato decine di libri, poesie, cartoni animati e film.
Nato il 10 novembre 1923, Hachiko è diventato famoso per la sua straordinaria lealtà nei confronti del suo padrone, Ueno Eizaburo, un professore della Facoltà di Agraria dell’Università Teikoku di Tokyo amante dei cani.
Ogni mattina il professore si recava in stazione a prendere il treno per andare in università. Hachiko lo accompagnava e aspettava pazientemente il suo ritorno. Tuttavia, nel maggio del 1925, il professor Ueno morì improvvisamente di ictus mentre faceva lezione. Hachiko, ignaro dell’accaduto, continuò ad attendere il ritorno del suo amato padrone alla stazione per quasi un decennio – nove anni, nove mesi e 15 giorni, per l’esattezza – finché non morì anche lui nel marzo del 1935 all’età di 11 anni.
La scomparsa di Hachiko è stata pianta dall’intero Giappone e i resti cremati del fedele quattro zampe sono stati sepolti accanto a quelli del suo padrone nel cimitero di Aoyama, nel quartiere Minato di Tokyo. Nel punto esatto in cui Hachiko aspettava, appena fuori dalla stazione di Shibuya, venne invece eretta una statua di bronzo, che oggi è una delle attrazioni più famose e amate della città, dove turisti e non si fermano incessantemente per porgere un saluto o un omaggio affettuoso.A 100 anni di distanza, la storia di Hachiko continua a insegnarci che la fedeltà e l’amore sono valori universali e preziosi, che trascendono il confine uomo-animale.