Accanto a chi ha bisogno – Rivista Consumatori
Alimenta l’Amore e Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, insieme per fornire un aiuto importante ai malati e ai loro animali domestici
L’ Ordine di Malta è una delle più antiche istituzioni della civiltà occidentale, è stato fondato nel 1048. Il Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta nasce, invece, nel 1970 con lo scopo di portare aiuto e soccorso alle persone in difficoltà, sia sul territorio nazionale sia su quello internazionale. Negli anni, sono oltre cinquemila le donne e gli uomini, tra i quali medici, infermieri e volontari, che si sono resi disponibili a intervenire dove c’era bisogno. Il Cisom opera grazie a protocolli d’intesa esclusivi con la Guardia di finanza, la Marina militare italiana, i Vigili del fuoco, il Corpo delle capitanerie di porto, la Guardia costiera.
La formazione dei volontari, che possono partecipare dai sedici anni d’età, passa attraverso corsi specializzati, esercitazioni e simulazioni di emergenze. Periodicamente, e in accordo con i Comuni o con il Dipartimento della Protezione civile, vengono organizzati corsi con diversi indirizzi, alcuni dei quali sono obbligatori, come il corso Oses (Operatore servizio emergenza sanitaria) e il corso per l’utilizzo del defibrillatore. Il Cisom porta un aiuto concreto ai singoli comuni, occupandosi di assistenza ai bisognosi, della distribuzione alimentare, dell’accoglienza dei disabili, dell’orientamento dei senza fissa dimora. Offre anche interventi di primo soccorso durante le manifestazioni pubbliche e interviene con i propri mezzi in situazioni d’emergenza come i terremoti e altre catastrofi naturali: per esempio è intervenuto in Abruzzo, in Emilia-Romagna, e ad Haiti. Da oltre dieci anni opera anche nell’ambito del soccorso sanitario nello stretto di Sicilia.
Anche il progetto Alimenta l’Amore è legato al Cisom: infatti, il capogruppo di Como Andrea Di Francesco, medico chirurgo responsabile della chirurgia maxillo-facciale pediatrica dell’Ospedale Sant’Anna, ha messo in luce come in questi mesi molte persone ricoverate o malate non sapevano come gestire i propri animali d’affezione e ciò diventava fonte di preoccupazione. Un’emergenza nell’emergenza. «È proprio così» ci spiega il medico «oltre alle difficoltà logistiche legate alla pandemia, alle conseguenze emotive e psicologiche di questo periodo, ci siamo resi conto del ruolo importante che hanno gli animali. Molti poi, trovandosi anche in difficoltà economica, non riuscivano a comprare loro il cibo. È stato un grande sollievo poter accedere alla colletta alimentare permanente presso i punti vendita Coop della città».
Un contributo al Cisom è stato dato anche dalla vendita di Doggy, il libro che Bruno Bozzetto ha realizzato durante il lockdown. Le copie sono state esaurite in pochi giorni, creando un vero e proprio caso editoriale, l’intero ricavato è stato devoluto alle loro attività. «Non mi aspettavo questo successo, qualcuno ha addirittura messo le copie in vendita su e-Bay a un prezzo quasi dieci volte superiore» ci racconta l’autore. «Le tavole sono nate perché ho avuto modo di passare molto tempo con Shila, la mia cagnolina, così ho pensato di raccontare in maniera semplice e divertente la nostra quotidianità. La osservavo, la seguivo, le parlavo e lei mi raccontava e ispirava situazioni, rapporti, dialoghi. Mi diceva cose semplici, curiose e strane, che andavano solo osservate dal suo punto di vista. Nella mia vita ho avuto parecchi cani, ma con Shila io ci parlo. Letteralmente. E lei mi risponde. Con gli occhi, naturalmente, che valgono più delle parole. Doggy nasce dal rapporto con questa bastardina e si sviluppa in un momento in cui il lockdown ci ha trattenuto forzatamente nelle abitazioni, costringendoci a rivedere e ripensare molte delle nostre convinzioni. Molti hanno rivalutato il rapporto con gli animali domestici, divenuti improvvisamente portatori di affetto, calore e semplicità, in un mondo che umanamente stava diventando vuoto e distaccato. Ogni animale ci parla. Ricordiamocelo. Dobbiamo solo saperlo ascoltare e capire ciò che ci dice».
Articolo di Silvia Amodio pubblicato sulla rivista Consumatori – edizione Lombardia di gennaio-febbraio 2021.