Cani in azione per salvare i dispersi in Turchia e Siria
A seguito del violento terremoto che ha colpito il Sud della Turchia e il Nord della Siria, più di 11.200 persone hanno perso la vita. Purtroppo, il numero delle vittime è destinato a crescere ancora, senza contare le migliaia di feriti e di dispersi.
I Paesi confinanti e l’intera comunità internazionale si stanno mobilitando per aiutare le zone afflitte dal sisma. In arrivo da India, Israele, Stati Uniti e dagli stati membri dell’Unione Europea, insieme ai gruppi di soccorritori, anche i cani da ricerca delle unità cinofile, preziosi e indispensabili alleati nelle operazioni di soccorso in situazioni di questo tipo.
Grazie al loro incredibile fiuto, infatti, i nostri amici a quattro zampe sono in grado di percepire la presenza di persone sepolte anche a molti metri di profondità, permettendo così di individuare chi è rimasto intrappolato sotto i cumuli di macerie e trarlo in salvo il prima possibile.
L’affiatamento tra il cane e il suo conduttore è un requisito essenziale perché un’operazione di salvataggio venga portata a termine con successo ed è il risultato di un lungo percorso. L’addestramento, che ha inizio fin da cuccioli, è fatto di simulazioni e attività basate sui principi del gioco e del rinforzo positivo dove la relazione cane-conduttore ricopre un ruolo chiave.
Cani come Sasha, membro della prima unità cinofila dei pompieri di Avellino, guidati dal proprio conduttore, hanno permesso di rintracciare i dispersi e di salvare numerose vite.
Talvolta però, anche i cani di famiglia non sono da meno: a Kfar Yonah, appena a nord di Tel Aviv, in Israele, una famiglia è riuscita a mettersi in salvo perché svegliata nel cuore della notte dall’abbaiare del loro cane. L’episodio rinforza l’opinione diffusa che gli animali siano in grado di sentire con un certo anticipo l’arrivo di un terremoto. Tuttavia, questa teoria non è ancora stata provata ed è ancora fortemente discussa all’interno della comunità scientifica.
Purtroppo, la Turchia è situata in una delle zone sismiche più attive al mondo, poiché si trova in corrispondenza di numerose faglie. Ancora adesso, centinaia di scosse di assestamento continuano ad affliggere le zone già colpite, provocando ulteriori danni e rendendo ancora più complicato l’intervento dei soccorsi, che per il momento hanno un unico obiettivo: salvare quante più vite possibile, anche grazie al prezioso aiuto dei cani da ricerca.