Bocconi avvelenati: interviene Alma, il labrador carabiniere
In alcune zone di Piacenza è allarme bocconi avvelenati. Per far fronte alle segnalazioni e al ritrovamento di alcuni animali selvatici morti è stato necessario l’intervento di Alma, un labrador in divisa dell’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri Forestali di Parma. La mattina del 19 gennaio Alma, insieme al suo conduttore e ai colleghi del Comando Provinciale di Piacenza, ha perlustrato le zone interessate per la ricerca di bocconi avvelenati.
Un tempo i bocconi avvelenati venivano prevalentemente impiegati nelle riserve di caccia e in campagna per eliminare la fauna selvatica considerata “nociva” e difendere colture e bestiame da cinghiali, volpi e lupi, ma purtroppo è sempre più frequente che tali esche mortali vengano disseminate anche all’interno di aree urbane, in parchi, giardini e altri luoghi pubblici, con l’obiettivo di colpire cani e gatti a seguito di screzi tra vicini e della scarsa tolleranza di certe persone.
Si tratta di una pratica illegale, le cui ripercussioni vanno ben al di là delle finalità del perpetratore e possono risultare pericolose anche per l’uomo. I Carabinieri Forestali ricordano che il rilascio sul territorio di bocconi avvelenati costituisce una grave violazione di natura penale, paragonabile ad altre forme di bracconaggio, per cui sono previste specifiche sanzioni penali. In caso di ritrovamento di un presunto boccone avvelenato o di sospetto decesso di animale per tale causa, bisogna avvisare i Carabinieri Forestali, che provvederanno ad eseguire tutti gli accertamenti del caso.
Fortunatamente Alma, con il suo fiuto infallibile, non ha trovato alcuna traccia di bocconi avvelenati durante le ricerche, ma è sempre bene restare allerta e tenere il proprio cane al guinzaglio per poter controllare meglio cosa annusa e assaggia.
Prevenzione e informazione sono infatti gli strumenti migliori per salvaguardare la salute dei nostri amici animali.