Cani e bambini: come relazionarsi correttamente
Non è affatto vero che cani e bambini vadano naturalmente d’accordo: anzi, in generale è più facile che non sia così.
Il Corriere della Sera nella sua rubrica Bonnie & Co, afferma come sia un falso mito che i cani sappiano riconoscere i bambini come cuccioli e riescano, quindi, a sopportarli. Al contrario, i cani possono reagire in molti modi verso i più piccoli: ringhiando e, in casi particolari, anche con l’aggressione.
Cani con diversi livelli di sopportazione avranno diversa tolleranza nei confronti dei bambini, anche se non bisogna dimenticare che se un cane non sta reagendo a un bambino che lo tormenta, non significa che non stia soffrendo.
L’importante è chiarire ai bimbi fin da subito, quando entrano in contatto con gli amici a quattro zampe, le regole del gioco: come comportarsi e soprattutto come non spaventare e non essere spaventati dai cani.
Tra le “regole” c’è quella di non strattonare i cani, per non infastidirli; non correre, per non instillare in loro lo spirito predatorio; non accarezzarli sulla testa, perché nella loro mente significa che il bambino sta affermando la sua superiorità gerarchica sul nostro amico a quattro zampe.
Infine, la “regola d’oro”: un animale non è un giocattolo né un pupazzo. Anche quest’ultima regola, forse la più importante, è semplice da spiegare ai bambini. Basta farli ragionare sul fatto che il cane è un bimbo, come un loro compagno di classe, che non vuole essere abbracciato, strattonato o rincorso da chi non conosce.
Capiranno subito, rideranno molto e impareranno come relazionarsi in maniera corretta.