Vacanze a quattro zampe: vaccini e dintorni
Le vacanze si avvicinano e molti di noi stanno già pensando come organizzarle, soprattutto se ci sono animali in famiglia.
Cani, gatti, conigli e furetti che vanno in ferie sono sempre più numerosi, e le varie compagnie aree, ferroviarie e le strutture alberghiere si stanno adeguando per soddisfare le esigenze di questi nuovi clienti.
Anche le case automobilistiche si stanno organizzando per rendere sempre più confortevole il viaggio dei nostri amici a quattro zampe. Una nota marca giapponese, ad esempio, ha proposto un modello dotato non solo di un baule spazioso e morbido, dove accucciarsi in sicurezza, ma anche di una doccia, di un sistema di asciugatura, di una passerella per agevolare la salita dei cani più anziani, di ciotole che su richiesta dispensano cibo e acqua e, addirittura, di un sistema di videocamere attraverso il quale il padrone può non solo controllare che tutto sia a posto, ma, dicono dalla casa madre, “parlare” e rassicurare i passeggeri non umani.
A quanto pare, dunque, spostarsi insieme ai nostri animali è consuetudine sempre più diffusa, ma qualche consiglio per affrontare il viaggio può essere utile anche ai più navigati.
Piera Rosati, presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ci ha permesso di attingere alla preziosa guida “In vacanza con loro” che ha scritto a quattro mani con Luca Lombardini, per affrontare un argomento molto importante: i vaccini da effettuare prima del viaggio.
Prima di partire, infatti, è necessario sottoporre l’animale a una visita veterinaria, per controllarne lo stato di salute e verificare che sia in regola con le vaccinazioni. Attraverso il consolato di riferimento, è possibile verificare gli obblighi sanitari richiesti nella nazione o nella regione italiana dove si intende recarsi, e i regolamenti delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie che si utilizzeranno.
Ricordiamo inoltre che i cani devono essere sempre identificati tramite microchip. Queste informazioni devono essere riportate sul passaporto dell’animale, insieme ai dati anagrafici e all’elenco di tutti i vaccini effettuati, le visite mediche e gli eventuali trattamenti contro l’Echinococco multilocularis (soltanto per talune destinazioni).
Per l’espatrio è obbligatorio sottoporre l’animale alla vaccinazione antirabbica, almeno un mese prima della partenza. I cani e i gatti che si muovono nell’ambito del territorio nazionale non necessitano di vaccinazione antirabbica, tuttavia, le compagnie navali o aeree potrebbero farne richiesta, quindi meglio informarsi per tempo.
In Italia il passaporto viene rilasciato dai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale, su richiesta del proprietario. Per i cani il rilascio è subordinato alla preventiva iscrizione all’anagrafe canina. Microchippare il gatto, nonostante non ne sussista obbligo se non si esce dai confini nazionali, potrebbe rivelarsi utile in caso di allontanamento o smarrimento.
In molti paesi europei è vietato l’ingresso degli esemplari delle razze canine ritenute pericolose.
Mentre numerose compagnie di navigazione consentono l’accesso di animali a bordo ma è opportuno informarsi per tempo sul regolamento della compagnia scelta per il viaggio. Analogamente al viaggio in aereo, anche in nave o in traghetto l’animale che viaggia nel trasportino deve poter stare in posizione comoda, potersi girare e accucciarsi.
Indipendentemente dalla meta, laddove le vaccinazioni non siano esplicitamente obbligatorie, è comunque importante proteggere l’animale dalla potenziale aggressione di agenti patogeni e osservare rigorose norme igieniche. In alcune regioni, ad esempio in Sardegna, è molto diffuso l’echinococco, un particolare tipo di tenia. Si può proteggere il cane somministrando soltanto carni cotte e al ritorno dal soggiorno è consigliabile effettuare una visita di controllo e l’esame delle feci.
In tutto il bacino del Mediterraneo e per l’Italia zone come Sardegna, Argentario, Isola d’Elba, Sicilia e altre regioni del sud, il pericolo è rappresentato dal pappatacio, un insetto che può trasmettere la leishmaniosi. In tali zone è preferibile non far dormire il cane all’aperto durante la notte, e distribuire antiparassitari sul pelo.
Nel nord Italia o comunque in territori umidi e pianeggianti come la Pianura Padana, bisogna proteggere il cane dalla filariosi cardiopolmonare, una malattia pericolosa che si può prevenire seguendo una profilassi specifica. È sempre consigliabile, comunque, la vaccinazione antirabbica.
Silvia Amodio